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I 5 CONSIGLI PER LA NUOVA STAGIONE TERMICA: COME RISPARMIARE SULLE BOLLETTE GAS

Come affrontiamo la nuova stagione termica 2022/2023?

Ecco dei semplici consigli!

  1. Abbassa di 1° grado il tuo termostato
  2. Elimina le bolle daria che si possono formare nei termosifoni e che ne possono ostacolare il corretto funzionamento
  3. Quando cè il sole, apri tende e tapparelle per sfruttare al massimo il calore e la luce naturale; di notte, scherma le finestre, chiudendo tapparelle e tende per ridurre le dispersioni di calore verso l’esterno
  4. Non coprire i caloriferi con oggetti vari perché ostacolano la diffusione del calore
  5. Contrasta il livello di umidità nell’aria
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COVID-19: COMPORTAMENTI IN CONDOMINIO

A seguito del diffondersi del virus Covi-19, lo Studio vi ricorda le regole igenico-sanitarie fondamentali da osservare all’interno del condominio:

  • lavarsi spesso le mani con acqua e sapone oppure utilizzare un gel a base alcolica;
  • non toccarsi occhi, mani e bocca;
  • evita contatti ravvicinati mantenendo la distanza di almeno un metro;
  • coprire bocca e naso con fazzoletti monouso quando si starnutisce e tossisce, altrimenti usare la piega del gomito;
  • si raccomanda di limitare l’ultilizzo dell’ascensore e di non sostare nelle parti comuni.

Si ricorda inoltre, in caso di sintomi o dubbi, di rimanere in casa, non recarsi al pronto soccorso o presso gli studi medici ma chiamare al telefono il medico di famiglia, il pediatra o la guardia medica. Oppure rivolegrsi ai numeri verdi (Lombardia: 800 89 45 45 – Numero di pubblica utilità: 1500)

 

 

 

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BONUS FISCALI PROROGATI FINO AL 31 DICEMBRE 2019

L’ultima Legge di Bilancio ha confermato la proroga bonus ristrutturazioni, mobili, verde ed Ecobonus fino al 31 dicembre 2019.

La proroga di 1 anno riguarda le seguenti detrazioni fiscali 2019:

  • Bonus ristrutturazioni: detrazione IRPEF pari al 50% per una spesa massima di 96.000,00 euro per unità immobiliare, per interventi di ristrutturazione delle abitazioni e delle parti comuni degli edifici condominiali;
  • Bonus mobili ed elettrodomestici: detrazione IRPEF pari al 50% con un tetto di 10.000,00 euro per unità immobiliare per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+, destinati ad arredare l’immobile oggetto di ristrutturazione;
  • Bonus verde: detrazione IRPEF pari al 36% delle spese sostenute per la riqualificazione urbana da parte di provati e condomini per gli interventi di sistemazione a verde della aree scoperte private di edifici esistenti, terrazze, balconi e giardini, pertinenze e recinzioni e la realizzazione di impianti di irrigazione e pozzi; nonché la progettazione e la manutenzione delle aree verdi da ristrutturare;
  • Ecobonus: detrazione IRPEF pari al 65% per un massimo di spesa di 100.000,00 euro per tutti coloro che effettuano interventi di risparmio energetico (bonus caldaia, bonus zanzariere, bonus tende da sole e bonus infissi e finestre)

Quali sono i lavori ammessi per il bonus ristrutturazioni 2019?

  • Manutenzione straordinaria, restauro e ristrutturazione edilizia su unità abitative, rurali, rustici e pertinenze;
  • Manutenzione ordinaria e/o straordinaria, restauro e ristrutturazione sullen parti comuni degli edifici residenziali;
  • Bonifica dell’amianto;
  • Ripristino immobile danneggiato;
  • Realizzazione nuove autorimesse e/o posti auto;
  • Eliminazione delle barriere architettoniche e la realizzazione di strumenti atti a favorire la mobilità interna delle persone disabili;

A chi spetta il bonus ristrutturazioni 2019?

  • Proprietario o nudo proprietario;
  • Titolare di usufrutto, uso, abitazione o superficie;
  • Il familiare convivente, il coniuge separato assegnatario dell’immobile intestato all’altro coniuge e il convivente more uxorio;
  • Inquilino o comodatario;
  • Soci delle società semplici o di cooperative divise ed indivise;
  • Imprenditori individuali;
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Il riscaldamento centralizzato e le valvole termostatiche

Come ben sapete, dal 15 ottobre, nelle province di Milano e di Monza e della Brianza, si da il via all’accensione dei riscaldamenti.

 I condomini sono stati obbligati ad installare i contabilizzatori di calore, ovvero le valvole necessarie per misurare e regolare individualmente il riscaldamento nei condomini.

Ad ogni posizione della manopola (scala da 1 a 5) corrisponde una temperatura ambiente.

Pur NON essendoci una correlazione diretta tra la temperatura ambiente e i numeri corrispondenti alle diverse posizioni sulla manopola, per temperature ambiente comprese tra i 16°C e i 23 °C si può stimare la seguente situazione:

  • posizione n° 1 = temperatura ambiente di circa 16-17 °C.
  • posizione n° 2 = temperatura ambiente di circa 17-18 °C;
  • posizione n° 3 = temperatura ambiente di circa 18-20 °C;
  • posizione n° 4 = temperatura ambiente di circa 20-22 °C;
  • posizione n° 5 = temperatura ambiente di oltre 22 °C;

 

Ma vediamo insieme alcune indicazioni per il corretto utilizzo delle valvole termostatiche e per un reale risparmio:

  1. Non asciugare il bucato sui caloriferi: la rilevazione della temperatura ambiente risulterebbe inferiore, e di conseguenza aumenterebbero i consumi;
  2. Non coprire i caloriferi con tende, copricaloriferi o altro oggetti: si ostacolerebbe la corretta diffusione del calore e la valvola termostatica rivelerebbe una temperatura superiore a quella realmente presente nell’ambiente, interrompendo il flusso caldo;
  3. Arieggiare regolarmente i locali: aprire completamente le finestre per 5/10 minuti per un ricambio d’aria; in questo caso non sarà necessario intervenire sulla regolazione delle valvole. Nel caso di un prolungato arieggiamento dei locali, impostare le valvole sul “ fiocco di neve” o sull’”1”;
  4. Regolare la temperatura dei locali in base al loro utilizzo ( 20°C nel soggiorno, 18°C nelle camere, 22°C nel bagno, 16°C nelle camere non utilizzate);
  5. Lasciare la valvola su 1-2 nelle stanze non utilizzate o nel caso in cui lasciate vuoto l’appartamento per alcuni giorni; in caso di assenza giornaliera da casa, invece, non è corretto chiudere completamente la valvola per poi portarla in posizione 5 al rientro;
  6. Chiudere le tapparelle e gli infissi la notte in modo da non disperdere inutilmente calore;
  7. Alla chiusura del periodo di riscaldamento, posizionare le testine sul 5 per evitare che eventuali impurità presenti possano sedimentare impedendone il successivo corretto funzionamento.

È normale avere il termosifone tiepido quando le temperature esterne sono superiori ai 12°C, come nei mesi di ottobre e marzo.

Nel periodo di riscaldamento, se il termosifone è freddo o appena tiepido, soprattutto nella parte inferiore, generalmente significa che la temperatura ambiente desiderata è stata raggiunta, ed è pertanto corretto che la valvola termostatica riduca il flusso di acqua calda.

 

 

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Gli animali domestici, in condominio, sono ammessi?

Dopo anni di dispute e battaglie legali tra condomini, il legislatore ha avviato una vera e propria opera di sistemazione del settore, con l’introduzione di nuove regole e normative che aiutano a vivere in armonia e tranquillità.

La legge 220/2012 del Codice Civile, con l’introduzione dell’articolo 16 il 18 giugno 2013 dice: «Le norme del regolamento non possono vietare di possedere o detenere animali domestici».

Se pertanto la legge tutela i proprietari di animali domestici, i proprietari di cani e gatti, devono rispettare gli spazi comuni e privati e il buon senso.

Un animale può quindi essere allontanato dal condominio in casi estremi, come problemi di tipo igenico-sanitari che metterebbero a rischio la salute pubblica oppure nei casi in cui il cane è particolarmente aggressivo da costituire un pericolo; questi casi devono sempre essere accertati da professionisti o servizi pubblici.

Il regolamento degli animali nel condominio: gli spazi comuni e i doveri del proprietario
Il buon senso deve sempre accompagnare il condomino nella gestione del suo animale domestico, pertanto la buona educazione impone che si debbano rispettare con grande cura gli spazi comuni. Il condomino deve fare in modo che il suo cane non arrechi un danno agli altri, quindi deve adottare tutte le misure cautelari necessarie.

A tal proposito, il proprietario di animali domestici deve:

  • Munire sempre di guinzaglio il cane che viene fatto circolare liberamente nelle aree comuni; per quanto riguarda invece la museruola, il cane non è tenuto a portarla sempre ma il suo conducente è obbligato ad averla sempre con sé per utilizzarla in caso di necessità.
  • Avere sempre con sé la paletta con i sacchetti per raccogliere gli escrementi che l’animale lascia per terra, che devono essere buttati negli appositi cestini. Non è obbligatorio, ma è consigliato, anche avere con sé una bottiglia d’acqua per eliminare l’urina, soprattutto quando l’animale è abituato a segnare il suo passaggio sui muri delle abitazioni o, comunque, all’interno dei cortili condominiali.
  • Effettuare la registrazione dell’animale, con conseguente inserimento del microchip per la sua identificazione. Deve effettuare regolarmente tutte le vaccinazioni del caso contro le patologie più a rischio per l’animale (cane o gatto che sia) e, inoltre, è tenuto al trattamento antiparassitario periodico per impedire la comparsa di animali non desiderati che possono causare problemi anche all’uomo.

Infine, per quanto riguarda i rumori, il cane non ha la facoltà di intendere e di volere, pertanto non è in grado di sapere quando pesprimere il suo linguaggio (abbaiando) e quando no: sta al buon senso del suo proprietario fare in modo che il cane stia tranquillo durante le ore di riposo.

 

Animali e condominio: case in locazione
Per gli appartamenti in affitto all’interno di un condominio, l’inquilino è assoggettato a una normativa ben diversa. Infatti, nel caso in cui venga stipulato un contratto di locazione, il proprietario può impedire al suo inquilino di introdurre all’interno della casa qualsiasi tipo di animale domestico, anche cani o gatti, benché all’interno del condominio la loro presenza sia accettata.
La clausola di non intromissione di animali domestici dev’essere specificata nel contratto di locazione al momento della stipula per poter essere fatta valere e non può essere introdotta in un secondo momento. Il proprietario di casa la può introdurre solo nel momento in cui viene effettuato un eventuale rinnovo contrattuale al termine della scadenza naturale di quello precedente.
Il proprietario di casa, d’altronde, può liberamente scegliere chi far entrare nella sua abitazione e se crede che un cane possa in qualche modo arrecare un danno alla sua proprietà può vietarne la presenza.

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Bonus idrici Lombardia 2017

Il Bonus acqua è un’agevolazione fiscale, voluta dal Ministro dell’Ambiente, destinata ai cittadini a basso reddito e alle famiglie numerose o in difficoltà.

Lo sconto previsto dal bonus idrico si aggira intorno al 20-30% del totale della bolletta dell’acqua per le famiglia bisognose. In ogni caso, il Ministro dell’Ambiente Galletti ha confermato che questa agevolazione garantirà 50 litri d’acqua al giorno gratis per ogni componente della famiglia in situazione di disagio.

Il Decreto che ha introdotto il Bonus acqua ha previsto che, per i cittadini residenti a cui è concesso il Bonus acqua 2016/2017 e che potranno quindi usufruire di uno sconto in bolletta, non sarà possibile procedere con la sospensione della fornitura in caso di morosità e di non pagamento della bolletta, pertanto, per le famiglie in condizione di disagio, verranno garantiti i servizi indispensabili

Quali sono i requisiti per beneficiare del bonus idrico?

  • Cittadini intestatari di utenza idrica diretta o indiretta (condomini)
  • Essere in possesso di una dichiarazione ISEE con reddito inferiore o uguale a 7.500 €, oppure reddito pari a 20.000€ con almeno quattro figli a carico
  • Residenza del Comune in cui si presenta richiesta del Bonus Idrico
  • Avere un’abitazione che non rientri nelle categorie delle case di lusso

Quali sono i documenti necessari per richiedere il bonus idrico?

  1. dati anagrafici dell’intestatario della fornitura
  2. modulo per la richiesta del bonus
  3. certificato ISEE valido per l’anno successivo
  4. bolletta acqua
  5. stato di famiglia

La scadenza per la presentazione delle domande del Bonus Acqua è fissata per il 31 dicembre 2017.

Lo sconto sarà attivato per 12 mesi e verrà rinnovato annualmente su richiesta al permanere dei requisiti.

L’importo sarà detratto ed evidenziato con una voce specifica in ogni bolletta. Gli utenti che non ricevono direttamente la bolletta (come ad esempio i residenti in condomini con contatore centralizzato) riceveranno l’importo in un’unica soluzione, con assegno o accredito bancario.

Lo Studio Spagliarisi è a disposizione per chiarimenti e approfondimenti.

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Detrazioni fiscali Antifurto Casa – 2017

Proteggere la propria abitazione, azienda, laboratorio, tramite l’installazione di un sistema di sicurezza può determinare un consistente risparmio sulla spesa complessiva. Si tratta in pratica di “interventi relativi all’adozione di misure finalizzate a prevenire il rischio di compimenti di atti illeciti da parte di terzi”.

Per gli impianti di antifurto acquistati entro il 31 dicembre 2017  è prevista la detrazione fiscale del 50% della spesa sostenuta.
I destinatari dell’agevolazione sono persone fisiche, che potranno godere di una maggiore detrazione fiscale da utilizzare nel 730.

Le categorie di spese detraibili con la sono le seguenti:

  • spese per l’acquisto di materiali (allarme casa, telecamera, vetri antisfondamento, porte blindate, tapparelle motorizzate e meccaniche, spioncini, prodotti spia e deterrenti)
  • spese di progettazione e prestazioni professionali connesse
  • imposta sul valore aggiunto
  • compenso per la relazione di conformità dei lavori alle leggi vigenti.

Non godono invece dell’agevolazione fiscale le spese per i contratti di vigilanza e sorveglianza.

Non serve nessuna pratica burocratica particolare, se non effettuare il pagamento tramite  bonifico bancario/postale ‘parlante’, dedicato all’agevolazione fiscale e conservare (ed esibire alla richiesta) tutti i documenti relativi ai lavori.

La norma prevede che l’agevolazione sia divisa in 10 anni. Un impianto del valore di 2000 €uro, con agevolazione del 50%  (quindi €1000), andrà divisa per dieci. Ogni anno porteremo in detrazione, nella dichiarazione dei redditi, 100€.

La detrazione fiscale può essere utilizzata dal proprietario dell’immmobile in cui si installa l’antifurto, i familiari del proprietario (parenti fino al terzo grado e affini entro il secondo), dagli affittuari della casa, dal nudo proprietario e dagli usufruttuari. Può essere utilizzata anche da soci di cooperative e imprese semplici, imprenditori individuali per gli immobili che non rientrano tra i beni strumentali o tra i prodotti.

E’ bene ricordare anche che l’IVA per l’acquisto dei sistemi di antifurto, è fissata al 10% e non al 22%.

Lo Studio Spagliarisi è a disposizione per fornire chiarimenti e ulteriori informazioni.

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Truffa finti incaricati

La nostra casa. Non c’è luogo in cui ci si dovrebbe sentire più sicuri. Eppure quasi ogni giorno la nostra abitazione è oggetto di telefonate indesiderate, venditori porta a porta spesso senza scrupoli, fino a diventare un vero e proprio bersaglio per truffatori e malintenzionati.

Sembra ovvio, ma la prima vera regola per evitare che si verifichino spiacevoli situazioni nella propria abitazione è la più semplice: non far entrare estranei in casa. Spesso invece accade proprio che al suono del campanello si vada automaticamente ad aprire pensando di trovarsi di fronte il vicino di casa. Anche la mancata chiusura della porta di casa una volta entrati è una frequentissima causa di intrusione, come confermato da numerose statistiche fornite dalle forze dell’ordine.

Spesso poi, chi ci compare alla porta mostra un’atteggiamento onesto ed amichevole e ci propone quasi sempre una riduzione dei costi sulle nostre bollette, o affari particolarmente speciali.

Come comportarsi quando ci si trova in queste spiacevoli situazioni?

Se il rappresentante o presunto tale si trova già sulla porta, è opportuno chiedere immediatamente di mostrare un tesserino di riconoscimento, anche se spesso ne portano con sè di contraffatti (Enel e Enel Engergia Mercato Libero non sono la stessa cosa).

Evitare di fornire documenti e/o dati personali. Alla richiesta di mostrare la bolletta, che sia della luce o del gas o del telefono, per fare il confronto, il finto incaricato avrà modo di copiare i dati anagrafici, il codice cliente per poter in seguito effettuare un cambio di contratto senza che averne avuto il consenso, lasciando al malcapitato l’incombenza di disdire eventualmente il contratto.

Altra regola importante è non firmare alcun foglio. Chiedere di inviare i documenti via mail per revisionarli. Se non è possibile, lasciar perdere.

Anche per la lettura del contatore possono insorgere problemi. Ricordarsi che le visite ‘ufficiali’ di incaricati devono sempre essere anticipate da un volantino esposto ben visibile nelle aree del condominio.

 Altra regola fondamentale è che non bisogna mai pagare direttamente a nessun incaricato. I canali da utilizzare sono esclusivamente quelli ufficiali.

Per approfondimenti sull’argomento, a questa pagina sul sito del’arma dei Carabinieri si trova un utile vademecum anti-truffe.

Lo Studio Spagliarisi è a disposizione per fornire chiarimenti e ulteriori informazioni.

 

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La delega condominiale

La delega condominiale è il documento che il condomino può fornire nel caso in cui non possa o non voglia presenziare in prima persona alla riunione di condominio. Ai sensi dell’art. 67, può delegare un altro soggetto per intervenire ed agire per suo conto con pieni poteri.

Generalmente il regolamento stabilisce che la delega possa essere conferita solo ad un altro condomino, escludendo persone esterne al condominio. Non può, in nessun caso, essere intestata all’amministratore, come dal novellato art. 67 disp. att. c.c.

La delega deve essere presentata in forma scritta e deve riportare i seguenti dati, pena eventuale annullamento della stessa

  • nome e cognome del delegante e del delegato
  • conferimento espresso della procura ad agire nel nome e per conto del rappresentato;
  • data della riunione assembleare in cui tale procura dovrà valere;
  • la sottoscrizione del delegante.

E’ facoltà dell’amministratore fornire una delega prestampata, da compilare a cura del condomino con i dati mancanti (quali nome, cognome del delegante e del delegato e firma). E’ importante che tali campi non siano lasciati in bianco, per evitare, in caso di incongruenze (vedi due deleghe potenzialmnete valide dal medesimo condomino) si giunga all’annullamento della riunione stessa.

E’ possibile l’invio anticipato per fax, mail o fisicamente, della delega all’amministratore.